lunedì 11 settembre 2017

" Chi fa la guerra? Chi dà le armi? Noi!"

Papa Francesco è tornato sul tema che gli sta più a cuore: L'accoglienza degli immigrati in Europa. Ecco ciò che dice:

«Il problema inizia nei Paesi da cui arrivano i migranti. Perché lasciano la loro terra? A causa della mancanza di lavoro o della guerra. Questi sono i due motivi principali. La mancanza di lavoro, perché sono stati sfruttati - penso agli africani. L'Europa ha sfruttato l'Africa ... non so se possiamo dirlo! Ma alcune colonizzazioni europee... sì, hanno sfruttato. Ho letto che un capo di stato africano appena eletto come primo atto di governo ha presentato al Parlamento una legge per il rimboschimento del suo paese - ed è stata promulgata. Le potenze economiche del mondo avevano tagliato tutti gli alberi. Rimboschire. La terra è secca per essere stata sfruttata e non c'è più lavoro. La prima cosa da fare, come ho detto alle Nazioni Unite, al Consiglio d'Europa in tutto il mondo, è trovare qui fonti per creare di posti di lavoro, investire. È vero che l'Europa deve investire anche a casa propria. Anche qui esiste un problema di disoccupazione. L'altro motivo per la migrazione è la guerra. Possiamo investire, le persone avranno una fonte di lavoro e non dovranno partire, ma se c'è guerra, dovranno ancora fuggire. Ora chi fa la guerra? Chi dà le armi? Noi».

Il discorso è come sempre confuso, ma sembra di cogliere 3 punti:
1) Gli immmigrati africani se ne vanno a causa della mancanza di lavoro e della guerra
2) la mancanza di lavoro è responsabilità dell'Europa, che ha sfruttato l'Africa
3) Le guerre africane sono responsabilità dell'Europa "
chi fa la guerra? chi dà le armi? NOI" cioè VOI, malvagi europei!
Queste sono le premesse. La conclusione non viene detta, ma è implicita. Noi europei siamo malvagi, siamo responsabili del male del mondo. L'Europa può scomparire. Se in trecento milioni decidono di trasferirsi in Europa dall'Africa, DOBBIAMO accoglierli, perché se stanno male è colpa nostra.

Per il papa gli Africani hanno il diritto di trasferirsi in Europa in massa, perché non sono responsabili dei loro paesi. La responsabilità della corruzione, delle guerre, della povertà e della miseria è tutta dell'Europa. Perciò, se anche l'Europa dovesse esplodere a causa dell'immigrazione incontrollata, poco male: chi la fa l'aspetti.

Se anche il papa avesse ragione sulle responsabilità (non sono d'accordo sul discorso estremamente semplicistico e superficiale di Bergoglio, ma non intendo approfondirlo), non vedo perché un male come la povertà dell'Africa giustifichi un altro male, l'importazione dei conflitti sociali e del caos che attanagliano l'Africa. Il fatto è che il papa non vuole il bene degli africani, ma punire gli europei. Il "noi" che utilizza nel suo comizio è del tutto ipocrita.. "l
e colonizzazioni europee" "chi fa la guerra? chi dà le armi? NOI". Il "noi" è da leggere VOI! Il sottotesto è questo: Voi odiosi europei, che avete costruito il Vaticano di cui non me ne frega nulla, voi con il vostro insopportabile rinascimento, la vostra musica, la vostra cultura, la vostra teologia... Spero che il resto del mondo vi cancelli dalla faccia della terra, perché non sopporto la vostra logica, le vostre critiche, la vostra indipendenza, la vostra tranquilla presunzione, la vostra mancanza di entusiasmo per noi profeti del pueblo e autonominati paladini delle periferie...

Che a migliaia muoiano nel passare il Mediterraneo, che il prezzo sociale dell'emigrazione incontrollata di massa sia gravissimo in Africa come in Europa, che l'emigrazione non risolva minimamente il problema delle guerre e del "lavoro" , ma ne crei di nuovi, che il rimedio ad un male non sia la punizione e la creazione di un altro male  che la maggiore causa di povertà e miseria, ignoranza e fanatismo bellico sia l'islam e non il cristianesimo, a papa Francesco non interessa nulla, La sua ideologia terzomondista è semplicistica e onnicomprensiva. Come per Lenin e Stalin il Borghese era il responsabile di tutti i mali e andava "liquidato" come classe, come per Hitler l'Ebreo era il corruttore della razza ariana ed europea e una volta eliminato la società sarebbe rifiorita, così per papa Francesco la scomparsa dell'Europa come cultura, società e stato sociale, soppiantata da un'estensione universale delle "periferie" del terzo mondo, porterà ad un futuro radioso, dove tante culture, vie religiose per la stessa divinità, religioni e tradizioni conviveranno in pace e armonia, dove i soldi rubati ai poveri potranno finalmente essere distribuiti fra tutti. Una utopia dell'accoglienza e della convivenza, un'altra versione dellì'ideale socialista, dopo quello comunista e socialista-nazionale: il socialismo terzomondiale.
Peccato che la realtà sarà un'altra. La violenza, il tribalismo e l'ignoranza che sono le cause della miseria africana, soprattutto se coniugate alla religione di Maometto, diventeranno parte della cultura europea. E i profitti di chi sfrutta queste sciagure (in Occidente come in Medio Oriente e in Africa) non diminuiranno, semmai aumenteranno.

In tutta questa politica (questo papa è un politico, un cattivo politico, il vangelo e la chiesa sono solo dei mezzi per la sua ideologia politica), cosa dice il vangelo?
Il vangelo non dice di costruire ponti ad ogni costo. Il vangelo dice di predicare il vangelo a tutte le creature, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito santo. Dice di lavorare per la pace e la giustizia, non di trasferire milioni di persone da un posto all'altro, in particolare i giovani maschi fra i 20 e i 30 anni (di solito dalle guerre si mettono al sicure prima le donne e i bambini, poi gli anziani, non i maschi abili). La tradizione della chiesa dice anche che occorre governare la società con prudenza e intelligenza. Ora, le motivazioni che il papa ha dato per la sua martellante campagna a favore dell'immigrazione di massa mi paiono una descrizione semplicistica e tendenziosa dei problema dell'Africa. Deresposabilizzare gli africani, incolpare le società e i cittadini europei della corruzione e delle guerre africane, giustificare ad ogni costo le migrazioni di massa e non porsi il problema del futuro delle società di accoglienza e di quelle di partenza mi sembra un modo di procedere miope e irresponsabile.
La mia impressione è che il papa stia facendo l'apprendista stregone dell'ingegneria sociale, e quando ha cercato di dare anche una giustificazione storica alle migrazioni di massa, ricordando le invasioni barbariche dell'alto medievo, ha mostrato ancora una volta la sua notevole ignoranza e i superficiali pregiudizi storici.

AGGIORNAMENTO:  Sembra che il papa abbia fatto marcia indietro, affermando che l'Italia non può accogliere tutti. E pensarci prima, invece di abbandonarsi all'ideologia? E i morti in mare e quelli nei lager, arrivati perché illusi da una impossibile accoglienza di tutta l'Africa in Italia ed Europa? E la corruzione portata da questa politica (gli scafisti, gli affari delle ONG, gli affari delle cooperative, lo sfruttamento della manodopera illegale...) e i problemi sociali di convivenza fra culture e tradizioni così diverse.... Ci mancherà solo dover sentire le prediche sull'armonia e il dialogo da parte di chi ha contribuito più di tutti a creare il problema.