lunedì 31 luglio 2017

Papa Francesco e il martirio

"Ricordiamo oggi P. Jacques Hamel che, insieme a tanti altri martiri del nostro tempo, ha speso la sua vita al servizio degli altri."

Questo è ciò che ha detto papa Francesco per ricordare il sacerdote ucciso da due militanti islamisti nella parrocchia francese

Martire del nostro tempo? Perché non dire martire per la fede, ucciso perché cristiano. Martire del nostro tempo non significa nulla.

Ha speso la sua vita a servizio degli altri? E' vero, ma parziale. E' un prete, non un sindacalista o una guida scout. Un sacerdote spende la sua vita a servizio di Dio, predicando il Vangelo agli uomini, anche ai musulmani, che hanno bisogno di ascoltare il Vangelo (e non il Corano), come tutti gli uomini. Ma per Bergoglio il proselitismo è una sciocchezza.

Bergoglio non dice perché e da chi padre Hamel è stato ucciso.

E' stato ucciso da due martiri islamici, che seguendo il Corano, hanno cercato la via di Allah uccidendo e venendo uccisi, guadagnando così il paradiso islamico (Corano 4,74)

Padre Hamel è stato ucciso perchè prete cristiano, da due musulmani che hanno trovato nel Corano la giustificazione per l'atto violento, perché Allah è più grande, e perché morendo durante l'azione, secondo il Corano, diventano martiri e vanno diretti in paradiso, dove avranno a disposizione le famose vergini  e potranno bere vino in continuazione senza avere mal di testa. (Corano cap 56)

Se papa Francesco dicesse il vero motivo per cui padre Hamel è stato martirizzato e confutasse la falsa religione che spinge tante persone al suicidio-omicidio, in nome di una falso profeta e un falso dio, renderebbe servizio alla verità e al suo ministero. Non lo fa perché teme l'impopolarità, come è successo a Benedetto XVI, che a Ratisbona ha detto la verità sull'islam, e poco dopo ciò che ha detto è stato ulteriormente verificato dalla nascita dello Stato Islamico dell'Isis, a cui aderivano gli assassini del sacerdote. Non solo Bergoglio teme l'impopolarità, ma sarebbe in contrasto con la nuova religione che si è costruito, composta da tante verità contraddittorie e da tante religione più o meno tutte uguali.

Questo papa viene meno al primo compito di un papa, che è quello di confermare nella fede. E' un papa inutile, un pessimo papa. Se avesse un minimo di senso di responsabilità si sarebbe dimesso da tempo, ma non lo ha. Troppo narcisista e demagogo per vedere il risultato dei suoi discorsi raffazzonati e improvvisati. Troppo ignorante e presuntuoso per capire dove sta portando la chiesa con le sue "novità" e la sua guida.

mercoledì 19 luglio 2017

Il coro di Ratisbona e Vatican Insider

A proposito della vicenda delle accuse di violenza e pedofilia nel coro di Ratisbona, Tornielli ha scritto un articolo imbarazzato in cui prende le difese dei Ratzinger, e accusa chi "strumentalizza" la vicenda.

Peccato che su Vatican Insider, nell'articolo di Salvatore Cernuzio, si riportano anche le accuse a Muller da parte della Collins quando era alla CDF, legando le due vicende:

" aver fatto poco per la lotta alla pedofilia in Vaticano, anzi, a volte di aver intralciato il lavoro del team istituito da Papa Francesco. Ed anche su questa vicenda Müller era stato accusato di mala gestione, nonostante sette anni fa avesse ammesso pubblicamente i crimini. "

Cioè, Muller ha ammesso i crimini? Quali crimini, quelli di pedofilia? Li ha commessi lui?
L'articolo è ambiguo e insinuante.

Di Georg Ratzinger si dice che non era in carica all'epoca delle violenze sesssuali, però si riportano le accuse di non dire la verità e di non avere fatto nulla per fermare le violenze, come se fosse coinvolto, aggiungendo che:

"In ogni caso non è Georg Ratzinger il principale accusato della vicenda."
Da cui sembra che sia stato comunque connivente.

La conclusione?
"Quello pubblicato oggi che mostra il volto più orribile del coro che, con oltre mille anni di storia, è probabilmente il più antico del mondo. "

Invece Tornielli afferma nel suo articolo:

"Ma l'associazione di quel nome (Ratzinger) agli abusi sessuali nei titoli (seppur formalmente corretti) dei media sembra suggerire una qualche sua responsabilità negli abusi stessi. Responsabilità che invece non c'è. "

La critica andrebbe rivolta a Vatican Insider, che non solo nei titoli, ma nella sostanza e nelle immagini scelte non si limita a informare, ma dà una chiave interpretativa della vicenda, la peggiore possibile sia per Muller che per Ratzinger.

Riporto il titolo di Vatican Insider sulla vicenda:

"Ratisbona, 547 bambini del coro del Duomo vittime di abusi
Il rapporto finale presentato dall’avvocato Ulrich Weber e divulgato dai media tedeschi: 49 colpevoli sono stati identificati. Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI, fu direttore dell'ensemble per trent'anni. Il legale: «Lui sapeva e ha chiuso gli occhi»


Per Tornielli, chiedersi perché tanta scorrettezza informativa nei confronti di Muller (appena licenziato in malo modo) e Ratzinger da parte di un sito specializzato in Vaticano e portavoce semiufficiale del papa è "patetico". Nel blog  di Tosatti  ci sono molti commenti sopra le righe, ma trovo molto più grave il giornalismo fazioso e maramaldeggiante  di Vatican Insider che l'ingenuo complottismo apocalittico di alcuni commentatori di questo blog.