mercoledì 15 febbraio 2017

Contraddizioni e incompetenza

Fin da subito questo papa mi ha colpito per le sue contraddittorie  esternazioni. Prima afferma qualcosa, poi il suo contrario, poi se qualche giornalista gli chiede di precisare glissa e finge di non ricordare. Da un lato si tratta di una tecnica forse appresa dai gesuiti per far passare delle idee che sa che non sarebbero accolte se espresse con chiarezza. A volte invece ho il sospetto che non si renda conto di quello che dice, che parli a vanvera e che la mancanza di lucidità sia un suo stato abituale. Ad esempio in una recente esternazione ha affermato

Qual è la sorgente della mia serenità? No, non prendo pastiglie tranquillanti! Gli italiani danno un bel consiglio: per vivere in pace ci vuole un sano menefreghismo. Io non ho problemi nel dire che questa che sto vivendo è un’esperienza completamente nuova per me. .... Vivo in pace. Non so spiegare. 

Poi aggiunge:

Ma mai lavarsi le mani dai problemi! Sì, nella Chiesa ci sono i Ponzio Pilato che se ne lavano le mani per stare tranquilli. Ma un superiore che se ne lava le mani non è padre e non aiuta.  

Allora, ci vuole menefreghismo o no?

Nel frattempo spiega come risolve i problemi:

C’è corruzione in Vaticano. Ma io sono in pace. Se c’è un problema, io scrivo un biglietto a san Giuseppe e lo metto sotto una statuetta che ho in camera mia. È la statua di san Giuseppe che dorme. E ormai lui dorme sotto un materasso di biglietti! Per questo io dormo bene: è una grazia di Dio.

Infatti mi pare che i problemi della chiesa, soprattutto quelli del Vaticano di cui lui è il responsabile diretto, siano tutt'altro che risolti.

La mia impressione è che questo papa sia soprattutto incompetente. Un papa deve essere efficiente e risolvere i problemi? Sarebbe meglio di sì, compito del papa è governare, deve servire, prepararsi, lavorare. Il servo dei servi di Dio.
Ammettiamo che si scelga invece un papa privo di queste doti ma ricco di doni spirituali, per la sua santità, la sua vicinanza con Dio. Malgrado le sue chiacchiere in proposito, non ho la percezione di papa Francesco come uomo di Dio. A me pare soprattutto che voglia dare un'immagine di sé, che parli troppo spesso di sè, dei suoi "sogni", dei suoi desideri, della sua visione. Si crede un profeta, mentre dovrebbe fare il lavoro umile dell'amministratore.

Sto parlando troppo male del papa? Temo di sì, ma il fatto è che lui, per primo, parla male di tutti coloro che non la pensano come lui. Parlando degli ordini religiosi più tradizionali che hanno molte vocazioni (mentre gli ordini progressisti, come i suoi gesuiti, sono prossimi all'estinzione)  papa Francesco si esprime con rancore:

Quando mi dicono che c’è una Congregazione che attira tante vocazioni, lo confesso, io mi preoccupo...
Alcuni poi sono pelagiani: vogliono tornare all’ascesi, fanno penitenze, sembrano soldati pronti a tutto per la difesa della fede e di buoni costumi… e poi scoppia lo scandalo del fondatore o della fondatrice…

 Le solite accuse insensate, le parole al vento: pelagiani, asceti...

Sugli scandali poi, dovrebbe fare un po' di autocritica. Ha ripulito il Vaticano? Cosa ne è stato di quei cardinali che appoggiavano figuri come Maciel? E i personaggi controversi da lui promossi durante il suo pontificato?

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