sabato 26 agosto 2017

Maometto radicale e musulmani moderati

Nel post precedente ho parlato delle vere motivazioni che spingono un giovane musulmano a diventare un martire di Allah, che secondo la definizione coranica è colui che uccide ed è ucciso mentre combatte gli infedeli. Costui va diritto in paradiso, anche se nella sua vita prima del martirio ha infranto tutte le regole di Allah e del profeta. I dirottatori delle torri gemelle prima dell'attentato hanno bevuto e si sono dati ai divertimenti del corrotto occidente, perché sarebbero andati comunque in paradiso.

Motivazioni che non vengono mai approfondite nei media, e che le dichiarazioni dei politici offuscano costantemente. Anche papa Francesco, nelle sue reticenti dichiarazioni, parla di violenza cieca e si guarda bene dal collegarla con l'islam. Eppure è la lettura del Corano e l'esempio del profeta che spinge questi giovani a diventare martiri di Allah. Non è una lettura particolarmente estremistica, è solo una interpretazione letterale e storica, nel senso che il giovane legge il Corano, legge la vita di Maometto e agisce come avrebbe agito un guerrriero di Maometto (o dei califfi ben guidati) nel VII  secolo, all'epoca d'oro dell'espansione dell'islam.

Ma i musulmani odierni, la massa dei musulmani pacifici, cosa ne pensa?
Occorre distinguere i musulmani "laici" dall'islam e dai loro imam. In occidente gli imam presentano agli infedeli un islam che non esiste nella realtà, cioè edulcorano e mistificano sitematicamente gli episodi della vita di Maometto che hanno ispirato i martiri.Nei paesi islamici invece è più facile vedere l'islam all'opera per quello che è. Qual è la differenza fra le leggi dell'isis e quelle dell'Arabia Saudita? Nessuna. Le leggi sono le stesse, l'ethos è il medesimo. La differenza è che in AS l'islam è perfetto, imposto dalla legge, sancito dallo stato, e accettato dalla comunità internazionale. Nell'isis (o in ciò che resta o voleva diventare) lo stato islamico era ancora da imporre con la forza, come fece Maometto a suo tempo quando impose l'islam in Arabia.

I martiri terrorizzano? Anche Maometto terrorizzava
I martiri uccidono senza pietà? Anche Maometto uccideva senza pietà.

In un'occasione il profeta  ha partecipato allo sgozzamento preventivo di 900 ebrei a Medina che temeva potessero minare il suo potere. Le donne schiavizzate e violentate, i bambini pure schiavizzati. Lo schiavismo è una costante nella storia dell'islam, rispetto al quale lo schiavismo europeo impallidisce (e peraltro, da chi li compravano gli schiavi gli europei?), anche perché lo schiavismo è sancito dal Corano e dall'esempio di Maometto, quindi buono.

Si potrebbe continuare con gli esempi negativi tratti dalla vita di Maometto e dal Corano, strettamente correlati.

Ma il punto a cui volevo arrivare è un altro: Se l'islam è violento, perché non tutti i musulmani lo sono?

Non tutti i musulmani conoscono a fondo l'islam. Il Corano, per fortuna, è in arabo classico che quasi nessuno capisce.  I più pacifici prendono solo quello che sembra loro più utile, e trascurano le parti violente. Altri non hanno voglia di lottare per l'islam, anche se in cuor loro auspicano che prima o poi l'islam domini la società. Purtroppo nei paesi musulmani, tutte le volte che è stata data ai popoli la possibilità di esprimersi, ha prevalso la voce dell'islam, cioè della supremazia del musulmano sul non musulmano. Le primavere arabe ne sono la dimostrazione.

Torniamo al punto iniziale,  La religione islamica è basata sull'esempio di Maometto, che oggi sarebbe immediatamente classificato come terrorista. Le dottrine islamiche sono confuse e contraddittorie. L'unica cosa in cui l'islam riesce bene è nella propaganda e nel convincere i propria adepti, educati fin da piccoli, che l'islam è la sola vera religione, che è peccato criticarla e che il cristianesimo non va neanche preso in considerazione.

I cristiani dovrebbero fare lo sforzo di studiare l'islam imparare a rispondere alle obiezioni islamiche (sono sempre le stesse e molto banali) e a controbattere alle dottrine islamiche e alla vita di Maometto. Non devono dare retta a papa Francesco, ai vescovi a lui allineati e ai tanti politici e intellettuali che presentano l'islam come religione pacifica che si evolverà naturalmente verso la pace e la tolleranza. Non è così, poiché ha come modello perfetto Maometto, le cui gesta sono le stesse di coloro che sono in guerra perpetua con gli infedeli.

Qual è l'obiezione classica e politicamente corretta? Anche la Bibbia è violenta, nell'Antico Testamento ci sono episodi di distruzione di città e massacri.
La risposta è semplice: prima di tutto ciò non toglie che il Corano sia violento, ma soprattutto gli episodi del popolo di Israele sono storicizzati e riferiti a quel momento particolare. E' la guerra presso quelle civiltà antiche, non sono esemplari. Mosè o Giosuè non sono esempi di vita, neppure per gli ebrei. Sono uomini di cui Dio si è servito, non modelli da seguire.  La Bibbia riporta le storie di Israele e ne dà un'interprezione religiosa e provvidenziale, cioè che Dio guidava il suo popolo. In nessun modo le gesta degli antichi ebrei sono un modello assoluto da ripetere in ogni tempo. Non lo fanno gli ebrei e tantomeno i cristiani.

Il Corano invece è legge eterna, e soprattutto Maometto è il modello perfetto. Questo sfugge a molti occidentali: Maometto è perfetto, è da imitare. Se Maometto ordina di uccidere con l'inganno la poetessa che fa satira su di lui, allora i terroristi possono giustamente uccidere i vignettisti che fanno satira su Maometto. Se Maometto sgozza gli infedeli che non si sottomettono all'islam, allora anche gli jahdisti possono farlo. Se Maometto, su comando di Allah nel Corano, ordina di amputare gli arti, accecare e crocifiggere, allora i guerrieri dell'isis che si ispirano al modello perfetto e al libro indefettibile possono amputare, accecare e crocifiggere. Ed è quello che fanno.

I musulmani moderati, brave persone, prendono ciò che vogliono dall'islam per vivere in pace. I musulmani che invece leggono tutto il Corano e prendono sul serio la vita di Maometto finiscono per fare la guerra. I musulmani moderati criticano i "radicali" perché di fatto imitano Maometto, ma non osano, non vogliono criticare Maometto. Se lo facessero crollerebbe la religione. Preferiscono mentire  (a se stessi?) e agli altri dicendo che Maometto era pacifico, misericordioso, gentile, pieno di qualità umane. Le fonti originali (islamiche) ci danno però un quadro diverso, più vicino all'islam dei "martiri".

Purtroppo chi dovrebbe aiutare i musulmani a guardare con occhio critico alla propria religione non lo fa. Preferisce parlare di ponti, di ciò che unisce, di quanto è gentile Maometto e quanto è misericordioso Allah, quanto è saggio e poetico il Corano. Invece di dire la verità e rendere libero chi è schiavo, gli si oliano le catene per non dargli dispiaceri con verità scomode, sperando che si evolva da sè. Ma ciò non avverrà mai, se nessuno ha il coraggio di dire la verità su Maometto e sul Corano. E la cosa grave è che sono i "pastori" i primi a dare questa controtestimonianza cristiana e civile.

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